Il Vinismo presenta “Gemini” e il nuovo singolo in uscita il 10 ottobre: un viaggio elettro/acustico nel paradosso del sé
- bookingonair
- 10 ott
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C'è qualcosa di ipnotico nel vedere un solo corpo costruire il suono di un’intera orchestra.
È lì, tra le dita e i pedali di un uomo solo, che nasce Gemini: il nuovo progetto di Vinicio Simonetti, alias Il Vinismo cantautore marchigiano classe ’90, segno dei Gemelli (e non per caso).
Chitarra, loop station, drum machine, vocoder, effetti vocali: un arsenale sonoro che diventa organismo vivente, fatto di strati, errori, ritorni, e pulsazioni quasi rituali. Tutto in diretta, tutto in equilibrio precario.
Il nuovo singolo — COULD BE in uscita il 10 ottobre
Il brano è il primo frammento di Gemini, e suona come una lettera aperta al proprio doppio.
Un dialogo tra due versioni di sé che si rincorrono senza mai incontrarsi davvero. I battiti fanno da metronomo a una confessione che non promette risposte ma restituisce vertigine.
È una canzone che vive nel paradosso: minimalista e densa, intima e collettiva, costruita come un campo magnetico in cui convivono fragilità e controllo.
Il Vinismo usa il loop non come effetto tecnico, ma come metafora della mente, del modo in cui i pensieri tornano e si sovrappongono.
Il risultato è una canzone sospesa tra trance e confessione, tra spiritualità e rumore.
Un’esperienza più che un brano, che mette in discussione l’idea stessa di “ascolto”: ciò che accade nel pubblico diventa parte integrante della composizione.
Il progetto “Gemini”
Il singolo anticipa l’album Gemini, dieci brani realizzati in live looping, in bilico tra elettronica e folk, glitch e poesia.
Il concept ruota attorno alla dualità come condizione naturale dell’essere umano: la contraddizione come ritmo vitale, la tensione come forma di bellezza.
Ed è in questa tensione che nasce l’album: un esperimento sonoro che prende ispirazione dall’esperimento della doppia fenditura trasformandolo in liguaggio emotivo.
Ma non serve conoscere la fisica per capire, basta ascoltare.
Nell'esperimento una particella singola di fotone viene sparata contro una lastra con due fenditure, e il suo comportamento cambia se viene osservata.
Quando la si guarda sceglie da quale fenditura passare, quando non viene osservata, passa contemporaneamente in entrambe, diventando moltitudine: in Gemini accade qualcosa di simile, ogni suono vive due volte, quando nasce e quando viene percepito. Ogni canzone esiste come possibilità, solo l’ascolto la fa collassare in forma.
Lo spettacolo dal vivo, anch’esso intitolato Gemini, è costruito in quattro momenti chiave introdotti da brevi frammenti cinematografici che guidano il pubblico attraverso le fasi emotive del set.
È musica ma anche narrazione: un’esperienza in cui le frequenze diventano trama, e la solitudine di un solo uomo sul palco diventa orchestra.
Gemini è il tentativo di riconciliarsi con le proprie interferenze,
È un disco che si suona, ma soprattutto si attraversa.




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